Ultime notizie e informazioni generali sulla cometa interstellare 3I ATLAS

Quest’anno accogliamo un ospite raro nei nostri cieli: la cometa interstellare 3I/ATLAS! È solo il terzo oggetto interstellare mai scoperto, rendendola una visita unica nella vita. Ma alcuni ipotizzano qualcosa di più audace: potrebbe trattarsi di una sonda aliena in transito nel nostro Sistema Solare? Qualunque sia la tua opinione, puoi seguire 3I/ATLAS nell’app Sky Tonight. Dopo settimane nascosta dietro il Sole, la cometa è ora tornata visibile nel cielo mattutino. Scopri quando e come osservarla e pianifica il momento perfetto per farlo!

Contenuti

Che cos’è 3I/ATLAS?

3I/ATLAS è il terzo oggetto interstellare conosciuto — un raro visitatore proveniente da oltre i confini del nostro Sistema Solare. È stato avvistato per la prima volta il 1º luglio 2025, dal telescopio del progetto ATLAS in Cile. La posizione ufficiale, sostenuta da NASA, ESA e dalla maggior parte degli astronomi, è chiara: 3I/ATLAS è una cometa naturale — il terzo oggetto interstellare mai confermato, dopo ‘Oumuamua e la cometa 2I/Borisov. Ma non tutti sono convinti, e alcuni ritengono che le sue caratteristiche insolite lascino spazio a ipotesi più esotiche.

3I/ATLAS è una nave aliena o una cometa? Il professore di Harvard contro la comunità scientifica

Sin dalla sua scoperta, l’astronomo di Harvard Avi Loeb ha messo in dubbio che 3I/ATLAS sia una cometa normale. Indica la sua luminosità insolita, la traiettoria precisa nel Sistema Solare e la mancanza iniziale di degassamento — sostenendo che non si comporta come una cometa. In aggiornamenti successivi, Loeb ha evidenziato la sua stabilità e massa elevate, ipotizzando che, se l’oggetto dovesse cambiare rotta vicino al Sole, ciò potrebbe suggerire una propulsione tecnologica invece che naturale. Ha persino scherzato dicendo che la gente dovrebbe “prendersi le vacanze prima del 29 ottobre”, data del perielio, nel caso fosse qualcosa di molto più strano del previsto.

La maggior parte degli astronomi, tuttavia, non è convinta. Le osservazioni del Hubble, SPHEREx e degli orbiter marziani dell’ESA mostrano segni di una cometa classica: un piccolo nucleo ghiacciato, una chioma ricca di anidride carbonica, getti di vapore acqueo e persino una rara anticoda dovuta alla geometria di osservazione. Le prove indicano che 3I/ATLAS è una straordinaria cometa naturale che offre agli scienziati un’occasione senza precedenti per studiare la chimica degli oggetti interstellari.

3I/ATLAS
Vista dal telescopio spaziale Hubble della cometa interstellare 3I/ATLAS, catturata il 21 luglio 2025 da 365 milioni di km di distanza. La cometa mostra una chioma di polvere a forma di goccia, mentre le stelle di fondo appaiono come scie luminose.

Ultime notizie sulla cometa 3I ATLAS: 3I ATLAS ha una coda?

È successo talmente tanto da quando la cometa interstellare 3I/ATLAS è balzata alla ribalta che è facile perdere il filo. Ha cambiato di nuovo colore? Ha variato la rotta? È sopravvissuta al suo passaggio ravvicinato con il Sole? Ecco tutto ciò che sappiamo finora su questo misterioso visitatore proveniente da un altro sistema stellare.

18 novembre: Nuove immagini di 3I/ATLAS realizzate da astrofotografi amatoriali

3I/ATLAS Image
Un’immagine della cometa interstellare 3I/ATLAS che combina 24 pose da 60 secondi ciascuna, ripresa dall’astrofotografo Satoru Murata con un telescopio da 0,2 m.

La cometa interstellare 3I/ATLAS sta finalmente emergendo da dietro il Sole e ora è di nuovo visibile sotto cieli bui. Man mano che si allontana dal Sole — sia nello spazio sia in distanza apparente — iniziano ad arrivare le prime nuove immagini nitide.

L’astrofotografo Satoru Murata ha pubblicato una foto dettagliata che mostra la complessa struttura della coda di gas della cometa e persino un accenno di coda di polvere in formazione. Si scorge anche una tenue falsa anti‑coda. All’incirca nello stesso periodo, Francois Kugel ha catturato un’altra immagine impressionante, rivelando un livello di dettaglio analogo.

3I/ATLAS Image
Un’immagine della cometa interstellare 3I/ATLAS, che combina 22 pose da 30 secondi ciascuna, ripresa dall’astrofotografo Francois Kugel con un telescopio con apertura di 0,4 m.

17 novembre: La NASA condividerà a breve le attesissime immagini della cometa 3I/ATLAS

Con la fine dello shutdown del governo degli Stati Uniti, la NASA ha annunciato che svelerà immagini ad alta risoluzione di 3I/ATLAS riprese dal Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) durante il passaggio ravvicinato della cometa vicino a Marte all’inizio di ottobre. Il tanto atteso evento NASA di visione in diretta delle immagini è previsto per mercoledì 19 novembre alle 20:00 GMT (15:00 EST) e promette scatti mai visti della nostra visitatrice interstellare. Restate sintonizzati!

16 novembre: Guarda lo streaming di 3I/ATLAS mentre si allontana dal Sole

Preparatevi a un posto in prima fila nella storia: il 19 novembre, gli spettatori di tutto il mondo potranno seguire una diretta streaming gratuita della rara cometa interstellare 3I/ATLAS mentre attraversa la costellazione della Vergine e si allontana dal Sole. Ospitato dal Virtual Telescope Project a Manciano, in Italia, lo streaming parte il 19 novembre alle 04:15 UTC. Un’opportunità eccezionale per osservare in tempo reale una visitatrice proveniente da un altro sistema stellare. Da non perdere!

11 novembre: 3I/ATLAS si è frantumato vicino al Sole?

L’astronomo di Harvard Avi Loeb ha sollevato una nuova domanda — 3I/ATLAS è sopravvissuto al suo passaggio radente vicino al Sole oppure si è frammentato per il calore? Nel suo ultimo post, nota che le immagini degli osservatori solari suggeriscono esplosioni di getti luminosi in prossimità del perielio, il che potrebbe significare che la cometa ha perso una parte significativa della sua massa.

Tuttavia, Loeb aggiunge che, se le prossime osservazioni mostreranno che 3I/ATLAS è rimasto intatto, potremmo dover ripensare che cosa sia. “Se non è stato decimato dal Sole e continua a tenersi insieme come un singolo corpo”, scrive, “allora dovremo considerare la possibilità che non sia una cometa naturale”.

Gli astronomi avranno presto una grande occasione per verificarlo — il 19 dicembre 2025, quando la cometa raggiungerà il massimo avvicinamento alla Terra. Gli osservatori da terra, così come i telescopi Hubble e James Webb, esamineranno se il nostro visitatore interstellare sia sopravvissuto all’incontro con il Sole — o se stia nascondendo qualcosa di straordinario.

11 novembre: I raggi cosmici potrebbero aver “cucinato” 3I/ATLAS per milioni di anni

Nuove osservazioni suggeriscono che la cometa interstellare 3I/ATLAS è stata trasformata dai raggi cosmici galattici durante il suo lungo viaggio tra le stelle. Studiando la sua composizione chimica, gli astronomi hanno trovato che la cometa contiene molto più anidride carbonica e monossido di carbonio rispetto alle comete tipiche del Sistema Solare — segnali chiari che la sua superficie è stata alterata dalla radiazione.

Secondo gli scienziati, l’esposizione costante a particelle cosmiche ad alta energia potrebbe aver rimodellato gli strati esterni della cometa, convertendo materiali ricchi di carbonio in nuovi composti e lasciando una crosta densa e scura fino a 20 metri di spessore.

In altre parole, ciò che vediamo ora potrebbe non essere la superficie originale della cometa, ma una sorta di “guscio bruciato” che nasconde i ghiacci e la polvere antichi del sistema in cui è nata. Saranno necessarie ulteriori osservazioni per raccogliere più prove a favore o contro questa idea.

10 novembre: La cometa 3I/ATLAS ha inviato un segnale radio

Sui social circolano affermazioni secondo cui la cometa interstellare 3I/ATLAS avrebbe iniziato a “trasmettere” segnali radio — ma gli astronomi assicurano che non c’è nulla di extraterrestre.

Il radiotelescopio MeerKAT, in Sudafrica, ha rilevato un continuo radio naturale proveniente dalla cometa — un’emissione di fondo stabile, tipica di gas e polveri nello spazio, non un segnale modulato che trasporti informazioni. Emissioni simili furono registrate per la prima volta dalle comete negli anni 1970.

Gli scienziati spiegano che le frequenze rilevate (intorno a 1665 e 1667 MHz) indicano radicali ossidrile (OH) — prodotti della dissociazione delle molecole d’acqua alla luce del Sole. In breve, la cometa non ci sta parlando; sta semplicemente emettendo onde radio mentre la sua superficie ghiacciata sublima vicino al Sole.

10 novembre: 3I ATLAS sviluppa code evidenti

Le immagini più recenti dalla Spagna, realizzate da Frank Niebling e Michael Buechner, mostrano chiaramente due code distinte su 3I/ATLAS. Una coda “fumosa” si estende verso l’alto e a destra per circa 30 primi d’arco — all’incirca il diametro apparente della Luna Piena. L’altra, un’anticoda composta da particelle di polvere lunga circa 10 primi d’arco, si estende verso il basso e a sinistra — in direzione del Sole.

3I/ATLAS
La cometa interstellare 3I/ATLAS e le sue due code, ripresa il 9 novembre 2025.

Immagini precedenti dell’8 novembre di Michael Jäger, Gerald Rhemann ed Enrico Prosperi (condivise sulla pagina Facebook ICQ Comet Observations) hanno mostrato una struttura di coda complessa — quattro o cinque code o getti che si aprono in più direzioni. Alcuni commentatori hanno notato che le code di 3I ricordano la struttura di coda della cometa C/2016 R2, una cometa di lungo periodo insolita, estremamente ricca di monossido di carbonio e azoto ma povera di polveri.

3I/ATLAS
3I/ATLAS mostra una coda complessa nelle prime ore dell’8 novembre 2025, osservata a un’elongazione di 29 gradi dal Sole.

La composizione delle code di 3I/ATLAS è ancora incerta; sono necessarie ulteriori osservazioni. In base alle immagini di Jäger, EarthSky ha suggerito che questa cometa interstellare sia stata probabilmente alterata dal suo recente passaggio ravvicinato al Sole (come spesso accade alle comete).

Nel frattempo, sul suo blog, Avi Loeb ha proposto un’idea più anticonvenzionale: i getti osservati su 3I/ATLAS potrebbero essere collegati a propulsori tecnologici, sollevando la questione se la cometa abbia un’origine naturale o artificiale.

5 novembre: 3I ATLAS ha cambiato rotta?

Quando la cometa interstellare 3I/ATLAS è passata vicino al Sole, gli astronomi hanno osservato un effetto sottile ma potente: la sua luce è stata piegata dalla gravità solare.

Secondo i calcoli, la luce che passa vicino al Sole dovrebbe deviare di circa 1,75 secondi d’arco — circa l’ampiezza apparente di una moneta vista da 3 km di distanza. Utilizzando osservatori solari spaziali, gli scienziati hanno misurato quasi lo stesso valore per il cambiamento apparente di posizione di 3I/ATLAS durante il suo passaggio. Questa piccola deviazione si verifica perché oggetti massicci come il Sole deformano lo spazio circostante, curvando il percorso della luce che passa nelle vicinanze.

I ricercatori hanno anche notato una lieve deviazione nella traiettoria della cometa dopo il perielio — circa 4 secondi d’arco rispetto alle previsioni. Questa variazione è coerente con gli effetti combinati della gravità e della pressione della radiazione solare — non con manovre aliene, ma con la fisica che fa il suo dovere.

Measuring Distances In Space
Ti sei mai chiesto cosa significa quando un pianeta è “a 5 gradi” dalla Luna? Questa infografica spiega come misuriamo le distanze nel cielo.
Vedi Infografica

4 novembre: il cambiamento di colore di 3I ATLAS sorprende gli scienziati

La cometa interstellare 3I/ATLAS sembra cambiare di nuovo colore. Le immagini recenti mostrano che l’oggetto ha assunto una tonalità blu. Gli scienziati affermano che questa sequenza di cambiamenti cromatici è molto insolita per una cometa e potrebbe indicare un’evoluzione chimica o dinamica della polvere.

Ecco cosa sappiamo finora: quando fu osservata per la prima volta, 3I/ATLAS appariva rossa. Avvicinandosi al Sole, è diventata verde — probabilmente a causa dei gas liberati. Ora, il passaggio al blu potrebbe indicare un’altra trasformazione, dovuta alla miscela di polveri e gas o alla radiazione solare che modifica la superficie.

2 novembre: 3I/ATLAS torna visibile

Dopo aver compiuto il suo giro intorno al Sole, 3I/ATLAS si sta dirigendo verso cieli più scuri e inizierà a riapparire nel cielo del mattino a metà novembre.

Si prevede che brillerà intorno alla magnitudine 11–12troppo debole per essere visibile a occhio nudo e solo forse osservabile con buoni binocoli sotto cieli molto bui, mentre i piccoli telescopi la mostreranno con maggiore certezza.

Per provare a osservarla, guarda bassa sull’orizzonte orientale, poco prima dell’alba. La cometa si alzerà un po’ di più ogni mattina man mano che si allontana dal Sole. Gli astronomi attendono ora le prime misurazioni dopo il perielio per capire se questo visitatore cosmico continuerà a brillare o inizierà a svanire.

29 ottobre: 3I/ATLAS sopravvive al suo passaggio vicino al Sole e si illumina improvvisamente

Il raro cometa interstellare 3I/ATLAS ha superato con successo il suo massimo avvicinamento al Sole, raggiungendo 1,36 UA il 29 ottobre 2025.

Le osservazioni dei telescopi spaziali —SOHO, STEREO-A e GOES-19— hanno mostrato che la cometa si è rapidamente illuminata avvicinandosi al Sole. La sua luminosità ha raggiunto la magnitudine 9, ma è stata oscurata dal bagliore solare e non era visibile dalla Terra in quel momento.

Le immagini scattate dalle sonde hanno rivelato un dettaglio sorprendente: 3I/ATLAS appariva insolitamente blu. Questo colore suggerisce una forte attività gassosa, in particolare da molecole come C₂ e NH₂, che brillano nell’atmosfera rarefatta della cometa.

Queste emissioni confermano che 3I/ATLAS si comporta come una cometa naturale, smentendo le prime teorie che la descrivevano come una possibile sonda aliena.

Leggi l’articolo scientifico completo su arXiv.

Riepilogo delle notizie su 3I ATLAS: settembre – fine ottobre 2025

Sono stati mesi intensi per il nostro visitatore interstellare. Se hai perso il filo di questa avventura cosmica, non preoccuparti. Ecco un rapido riepilogo di tutto ciò che ha fatto 3I/ATLAS di recente:

Tracciamento in tempo reale della cometa 3I ATLAS: dove si trova e come vederla

Vuoi vedere con i tuoi occhi un viaggiatore proveniente da un altro sistema stellare? La cometa 3I/ATLAS sta attraversando il nostro quartiere cosmico e, con il giusto tempismo e l’attrezzatura adeguata, puoi osservarla anche tu. Qui sotto ti spieghiamo quanto sarà luminosa, quando e dove cercarla, e come evitare gli errori più comuni (come il bagliore della Luna) per aumentare le tue possibilità.

Luminosità della cometa 3I ATLAS: cosa vedrai?

3I/ATLAS Brightness
Questo grafico mostra la luminosità di 3I/ATLAS. I punti indicano osservazioni reali, mentre la curva rossa rappresenta l’andamento previsto. All’inizio la cometa era debole (magnitudine 17), ma dovrebbe raggiungere la magnitudine 12 a novembre 2025, per poi affievolirsi di nuovo. Non sarà uno spettacolo a occhio nudo — ma un’ottima occasione per i telescopi!

Quando fu scoperta, la cometa era estremamente debole, con una magnitudine 17. Entro settembre 2025 era già passata a magnitudine 12–14. Avvicinandosi al Sole a fine ottobre, ha sorpreso gli astronomi aumentando la luminosità molto più rapidamente del previsto: è diventata visibile agli osservatori spaziali con magnitudine 7–8. Questo improvviso aumento di luminosità è probabilmente dovuto al ghiaccio d’acqua che si è sublimato quando la luce solare ha raggiunto gli strati più profondi — prova che 3I/ATLAS è molto più dinamica di quanto previsto.

Ora, mentre risale nel cielo mattutino dopo la congiunzione solare, gli astronomi prevedono che brillerà intorno a magnitudine 11–12 in condizioni normali. Alcune previsioni più ottimistiche suggeriscono che la cometa potrebbe raggiungere magnitudine 9 se la sua attività rimarrà intensa.

In ogni caso, ciò renderebbe 3I/ATLAS l’oggetto interstellare più luminoso mai osservato, visibile con piccoli telescopi amatoriali.

Quando e dove osservare la cometa 3I/ATLAS?

L’orbita della cometa 3I/ATLAS si trova quasi sullo stesso piano dei pianeti (inclinazione ≈5° rispetto all’eclittica), il che significa che può essere osservata da entrambi gli emisferi.

Comet 3I/ATLAS trajectory
Percorso della cometa 3I/ATLAS tra le costellazioni da settembre a dicembre 2025.
  • Novembre 2025: Dopo la congiunzione solare, 3I/ATLAS tornerà visibile a metà o fine novembre. Intorno all’11 novembre, potrà apparire per la prima volta nel cielo mattutino prima dell’alba, anche se ancora bassa sull’orizzonte. Le migliori condizioni di osservazione arriveranno a fine novembre, quando salirà più in alto e sarà più facile da individuare nel crepuscolo dell’alba.
  • Dicembre 2025: 3I/ATLAS entrerà nella costellazione del Leone, ancora visibile nelle prime ore del mattino. Tuttavia, la sua luminosità sarà ormai calata rapidamente fino a circa magnitudine 14 o inferiore. Con la fine dell’anno, la cometa si allontanerà dal Sistema Solare.

Consigli per osservare la cometa 3I/ATLAS: come vederla?

Si prevede che 3I/ATLAS raggiunga una luminosità di magnitudine 11–12 — troppo debole per binocoli normali, ma visibile con piccoli telescopi (apertura 80–150 mm) sotto cieli scuri. All’oculare apparirà come un bagliore tenue e diffuso.
Per ottenere la migliore visione:

  • Osserva prima dell’alba: circa 90 minuti prima in novembre e fino a 2 ore prima in dicembre.
  • Trova un luogo buio con visuale libera verso l’orizzonte est.
  • Usa un basso ingrandimento (20–60×) per aumentare il contrasto e distinguere la chioma.
  • Evita la luce lunare. Il bagliore della Luna può facilmente nascondere la cometa, quindi scegli le notti di Luna Nuova — 19 novembre e 12 dicembre. La Luna Piena del 4 dicembre (l’ultima Superluna dell’anno) renderà quasi impossibile vederla.

Per pianificare con facilità, consulta il calendario delle fasi lunari sul nostro sito.

Tracciamento di 3I/ATLAS: dove si trova ora?

Attualmente, la cometa interstellare 3I/ATLAS attraversa la costellazione della Vergine, allontanandosi dal Sole dopo il recente passaggio ravvicinato. Puoi usare l’app gratuita Sky Tonight come tracciatore di comete per individuarne la posizione esatta nel cielo:

  • Apri l’app e tocca l’icona della lente in basso;
  • Digita “3I ATLAS” nella barra di ricerca, quindi tocca l’icona blu del bersaglio — la cometa apparirà sulla mappa del cielo;
  • Punta il dispositivo verso il cielo e segui la freccia bianca sullo schermo finché non ti guida verso la cometa 3I/ATLAS sopra la tua posizione.

Domande frequenti sulla cometa 3I/ATLAS

Perché la cometa 3I/ATLAS è speciale?

Innanzitutto, si tratta di un vero oggetto interstellare, cioè non si è formato nel nostro Sistema Solare ma proviene da un altro sistema stellare. Questi oggetti sono incredibilmente rari, quindi ogni nuova scoperta genera grande interesse. Inoltre, le prime stime suggeriscono che il suo nucleo possa raggiungere i 5 chilometri di diametro, rendendola uno dei più grandi corpi interstellari mai osservati. E la parte migliore? Questo viaggiatore cosmico sarà visibile in cielo quest’anno.

La cometa 3I/ATLAS è l’unico oggetto interstellare scoperto?

No! In realtà, 3I/ATLAS è il terzo oggetto interstellare confermato a entrare nel nostro Sistema Solare. Il primo è stato il bizzarro oggetto chiamato ‘Oumuamua, scoperto nel 2017 — una roccia allungata che alcuni hanno paragonato a un’astronave aliena. Poi, nel 2019, è arrivata 2I/Borisov, che si è comportata come una cometa classica, con chioma brillante e coda.

Come sappiamo che 3I/ATLAS non proviene dal nostro Sistema Solare?

Il primo indizio è stata la sua traiettoria insolita: non era chiusa, ma iperbolica, suggerendo che la cometa non fosse legata al Sole. Successivamente, i calcoli orbitali lo hanno confermato: 3I/ATLAS viaggia a circa 210.000 km/h, una velocità tipica degli oggetti interstellari e troppo alta per essere trattenuta dalla gravità solare.

La cometa 3I/ATLAS colpirà la Terra?

Comet 3I/ATLAS in space
Il 29 ottobre 2025 la cometa 3I/ATLAS raggiungerà la massima vicinanza al Sole, a circa 1,4 UA (circa 210 milioni di km). Prima di allora entrerà nell’orbita di Marte, passando a soli 30 milioni di km dal Pianeta Rosso. Ma niente paura: non sono previsti incontri pericolosi con la Terra.

Nessuna preoccupazione — la cometa 3I/ATLAS passerà nella parte interna del Sistema Solare, ma rimarrà molto lontana dalla Terra. Il suo massimo avvicinamento avverrà il 19 dicembre 2025. La distanza tra i due corpi sarà di circa 1,8 UA, ovvero circa 269 milioni di km — quasi il doppio della distanza media Terra–Sole.

Quando 3I/ATLAS lascerà il Sistema Solare?

Dopo il suo massimo avvicinamento al Sole a fine ottobre 2025, 3I/ATLAS ha iniziato il viaggio di ritorno verso lo spazio interstellare. Muovendosi a circa 30 km/s, è abbastanza veloce da sfuggire completamente alla gravità del Sole. Durante la sua uscita, raggiungerà il perigeo (punto più vicino alla Terra) il 19 dicembre 2025 e oltrepasserà l’orbita di Giove verso il 16 marzo 2026. All’inizio degli anni 2030 avrà lasciato la regione planetaria del Sistema Solare, continuando il suo silenzioso viaggio attraverso la galassia, proprio come quando è arrivata.

È sicuro che 3I/ATLAS sia una cometa? Potrebbe essere un’astronave aliena?

Molto probabilmente, 3I/ATLAS è una cometa. Ha un nucleo ghiacciato, emette gas e polveri, sviluppa una chioma e una coda — tutto come previsto da una cometa (puoi consultare il nostro articolo speciale sulle comete per approfondire). Magari speravamo in amici alieni, ma non sarà questa la volta.

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31 ATLAS, 3AI ATLAS, ATLAS 3I: qual è il nome corretto?

Se hai visto persone online chiamarla “31 ATLAS” o “3AI ATLAS”, non preoccuparti — si riferiscono tutte allo stesso oggetto. Le designazioni ufficiali sono C/2025 N1 (ATLAS) e 3I/ATLAS, che possono sembrare diverse ma indicano la stessa cometa interstellare.

C/2025 N1 (ATLAS) è la designazione provvisoria, che segue le regole di nomenclatura standard della IAU:

  • C/ — cometa non periodica.
  • 2025 — anno della scoperta.
  • N1 — primo oggetto scoperto nella prima metà di luglio (periodo “N”).
  • ATLAS — il progetto che l’ha individuata.

3I/ATLAS è invece la designazione che mette in risalto la natura interstellare:

  • 3I indica che è il terzo oggetto interstellare confermato (dopo 1I/‘Oumuamua e 2I/Borisov).
  • ATLAS si riferisce ancora al progetto che l’ha scoperta.

Quindi, C/2025 N1 (ATLAS) inserisce la cometa nel catalogo delle comete del Sistema Solare, mentre 3I/ATLAS ne sottolinea lo status unico di visitatore interstellare. Entrambe le denominazioni sono corrette: raccontano la stessa storia da due prospettive diverse.

Scoperta della cometa 3I/ATLAS

3I/ATLAS
Ecco un’immagine della cometa interstellare 3I/ATLAS, ripresa il giorno della scoperta — 1º luglio 2025.

La cometa è stata scoperta il 1º luglio 2025 da un telescopio automatico del progetto ATLAS in Cile, creato per individuare asteroidi potenzialmente pericolosi. Nelle immagini l’oggetto appariva come una debolissima stella di 20ª magnitudine, a circa 4,5 miliardi di chilometri dal Sole. Già il giorno dopo, i calcoli mostrarono che la sua traiettoria non era chiusa, ma iperbolica. Ciò significava che il corpo proveniva da oltre il Sistema Solare. Il 2 luglio, il Minor Planet Center ne confermò ufficialmente lo status interstellare.

Inizialmente l’oggetto era stato classificato come asteroide, ma osservazioni successive hanno rivelato segni di attività cometaria, tra cui una piccola chioma e una breve coda. Nelle settimane seguenti la luminosità è aumentata lentamente, confermando che si trattava di una vera e propria cometa.

Perché le comete interstellari come 3I/ATLAS sono così rare?

La maggior parte delle comete che osserviamo in cielo appartiene al Sistema Solare. Si sono formate miliardi di anni fa in regioni lontane come la Nube di Oort o la Fascia di Kuiper, e seguono orbite ellittiche molto ampie intorno al Sole. A volte la gravità dei pianeti modifica le loro traiettorie, ma rimangono legate alla nostra stella.

Una cometa interstellare, invece, ha una storia completamente diversa. Si forma in un altro sistema planetario e riceve un “calcio” gravitazionale così forte da parte di pianeti o stelle vicine da essere espulsa per sempre. Da quel momento vaga nella galassia per milioni o miliardi di anni, finché per puro caso attraversa il Sistema Solare. Questa probabilità è infinitesimale — ed è per questo che finora sono stati identificati solo tre oggetti interstellari, tra cui 3I/ATLAS.

Perché gli astronomi dedicano tanta attenzione agli oggetti interstellari?

Visitatori come 3I/ATLAS sono preziosissimi per la scienza perché agiscono come messaggeri naturali da altri sistemi stellari. A differenza delle comete locali, nate nel nostro Sistema Solare, questi oggetti si sono formati attorno a stelle diverse e hanno viaggiato nella galassia per milioni o miliardi di anni prima di arrivare fino a noi.

Studiarli permette agli astronomi di confrontare come pianeti e comete si formano in condizioni differenti. Le osservazioni di 3I/ATLAS mostrano che la sua composizione include quasi certamente acqua e anidride carbonica — gli stessi ingredienti che troviamo in molte comete del Sistema Solare. Questo suggerisce che la “ricetta” per creare comete, e forse anche i materiali di base per costruire pianeti, sia sorprendentemente simile in tutta la galassia.

Cometa 3I/ATLAS: riassunto

La cometa 3I/ATLAS (C/2025 N1) è solo il terzo oggetto interstellare mai avvistato nel nostro Sistema Solare, dopo ‘Oumuamua e 2I/Borisov. È grande — con un nucleo stimato tra 0,6 e 5,6 km — e veloce, viaggiando a circa 210.000 km/h. Non sarà visibile a occhio nudo, ma con i telescopi potrà essere osservata a una magnitudine intorno a 12 a fine novembre 2025. Non perdere l’occasione di seguire un messaggero da un altro sistema stellare! Con la Sky Tonight app gratuita puoi trovare la cometa 3I/ATLAS in pochi secondi, pianificare le tue osservazioni e seguirne il percorso tra le costellazioni.

Visibili ora: scopri le altre comete che attirano l’attenzione

Insieme a 3I/ATLAS, ci sono altre due comete visibili nel cielo di novembre! Consulta il nostro articolo aggiornato sui migliori comete da vedere ora per restare informato sui viaggiatori più luminosi del cielo.

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