Equinozio di settembre 2019
Alle ore 3:50 EDT di lunedì 23 settembre si verificherà l'equinozio. Che cos'è un'equinozio, perché si verifica e per quale motivo si chiama così? Scopriamolo insieme.
L'equinozio di settembre è noto anche come Equinozio d'autunno nell'emisfero settentrionale, dove segna l'inizio della stagione autunnale. Nell'emisfero meridionale è noto come Equinozio di primavera e segna l'inizio del primo giorno di primavera.
L'equinozio si verifica quando il Sole attraversa l'equatore celeste (la linea immaginaria tracciata nel cielo che sovrasta l'equatore terrestre) da nord a sud. Questo accade ogni anno il 22, 23 o 24 settembre. Nel giorno dell'equinozio, tutto il mondo vive 12 ore di luce e 12 ore di buio. È proprio da qui che proviene il termine: dal latino "aequa nox", che significa letteralmente «notte uguale».
Poiché l'asse di rotazione terrestre è inclinato di 23,5° rispetto all'Eclittica, il circolo dell'equatore e quello dell'eclittica si comportano come due hula-hoop che condividono lo stesso centro, ma con uno dei due inclinato in modo tale da intersecarsi soltanto in due punti. Al momento dell'Equinozio d'autunno, il Sole si trova in uno dei due punti d'intersezione (e il suo moto apparente attraverso le stelle lo porterà nell'emisfero meridionale del cielo, come se "scavalcasse" l'Equatore). Tra sei mesi, in coincidenza con l'Equinozio di primavera, il Sole incrocerà di nuovo l'Equatore celeste nell'altro punto d'intersezione, questa volta dirigendosi verso l'emisfero settentrionale del cielo. In quel momento, avrà inizio la primavera per l'emisfero settentrionale.
L'equinozio scatena una serie di effetti interessanti. Prima di tutto, per i sei mesi successivi, il Sole trascorrerà ognuno di questi giorni davanti alle stelle dell'emisfero meridionale, nonché alto sopra la testa delle fortunate popolazioni che ci vivono! Con il Sole più in alto nel cielo, esse avranno un numero di ore di luce maggiore e riceveranno radiazioni solari più densamente concentrate, producendo climi più caldi. Allo stesso tempo, i nordamericani, gli europei e gli asiatici dovranno accettare giornate più corte e fredde e notti più lunghe.
Le notti intorno agli equinozi offrono anche maggiori possibilità di vedere le aurore alle altissime latitudini settentrionali e meridionali.
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