Avvistata nel cielo la cometa 2l/Borisov

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Nel corso del mese di dicembre, tutti gli osservatori sparsi nel mondo avranno la possibilità di godere della vista della cometa interstellare 2l/Borisov, il secondo oggetto celeste di cui si è venuti a conoscenza.

La cometa 2l/Borisov, originariamente denominata C/2019 Q4 (Borisov), rappresenta la prima cometa interstellare osservata, nonché il secondo oggetto celeste osservato dopo "Oumuamua". La sua scoperta, risalente al 30 agosto del 2019, è da attribuirsi a un fabbricatore di telescopi e astronomo amatoriale della Crimea, Gennadiy Borisov, il quale è stato in grado di catturare il corpo celeste dal suo personale osservatorio, mediante un telescopio interamente progettato e costruito da sé.

La scoperta della prima cometa interstellare entrata nel Sistema solare è stata annunciata da alcuni astronomi durante il mese di settembre del 2019. La cometa 2l/Borisov è stata così chiamata in onore di colui che l'ha avvistata per primo, Gennadiy Borisov, laddove la denominazione "2l" rimanda all'ordine cronologico di scoperta. La cometa è costituita da un'orbita estremamente ampia, fatto che tradisce la sua origine esterna al Sistema solare.

Il mese di dicembre rappresenta un momento particolarmente propizio per osservare la cometa 2l/Borisov: grazie a un semplice binocolo o telescopio, infatti, gli osservatori possono goderne appieno la posizione nel cielo buio. Durante il 7 e l'8 dicembre, la 2l/Borisov raggiungerà il perielio, vale a dire il punto più vicino al Sole: in questa fase, la cometa si troverà nei pressi del bordo interno della fascia di asteroidi. Successivamente, e precisamente il 28 dicembre, la cometa 2l/Borisov arriverà a posizionarsi nel punto più vicino alla Terra. Più tardi, parleremo in modo dettagliato di questo evento. Osservare la cometa sarà ancor più soddisfacente durante gli ultimi giorni di dicembre, momento in cui la luna crescente non intaccherà la visuale con il suo bagliore.

Puoi trovare maggiori informazioni sulla cometa 2l/Borisov, nonché tracciarne il movimento nel cielo, nell'app di astronomia Star Walk 2.

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